“Roma è la città in cui voglio vivere e
morire”. Queste le mie parole quando la gente mi chiede perché non mi
trasferisco in cerca di maggiori opportunità, o quando notano il degrado in cui
alcune zone sono cadute. No, ragazzi, io non vado da nessuna parte. Certo, il
mio amore è legato alla mia infanzia, quando vivevo in una zona che, a
nominarla oggi, vengono i brividi: Torpignattara. Ricordo il rumore del trenino
che passava sulla Casilina, perfettamente percepibile da casa mia che era lì a
pochi metri. Nel corso degli anni “sono stata in esilio”, come dice mio padre,
ma ora abito di nuovo a Roma, in un altro quartiere e ne sono felicissima