martedì 26 febbraio 2013

Punk


Cari lettori,

è da un po' che ho messo il blog in pausa.

Inizialmente perchè eccessivamente preso da alcuni impegni lavorativi e personali per trovare la serenità e il momento giusto per scrivere, e successivamente perchè vedevo il mio entusiasmo lentamente ma inesorabilmente scemare con l'avvinarsi della scadenza del governo in carica, con l'inizio della campagna elettorale, con alcune vicende personali che confermavano la situazione di immobilismo più assoluto del paese, per poi definitivamente sopirsi oggi, dopo che i risultati elettorali hanno definitivamente affossato le mie personalissime speranze ed illusori ideali di cambiamento e modernità che avevo affidato a chi ha salvato capra e cavoli prendendo più o meno un anno fa il timone della nave impazzita , ma che non ha avuto la possibilità di superare il 10% a questa tornata, per i soliti noti o i presunti imbonitori della piazza. Scusate la farraginosità del periodo.

Non ho voglia di scrivere e di continuare questa personalissima avventura bloggettara, almeno per il momento. Attendo tempi più maturi o qualche improbabile stravolgimento in chiave moderna, europeista, riformista, meritocratica, welfariana, per poter riprendere le fila di un discorso che al momento non avrebbe alcuna platea, sarebbe come un predicare nel deserto, perchè quello che il Paese ha detto con questo voto è: non ho voglia di cambiare (senza scomodare il Gattopardo).

Non vi dirò "London Calling", ma vi lascio nell'attesa di vedere come si evolverà il Punk italico.

Un abbraccio virtuale a tutti.

g

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